giovedì 29 settembre 2016

STORIA DELLA PRIMA COSTRUZIONE DELLA CHIESA DELLA SALETTE A CATANIA

STORIA DELLA  PRIMA COSTRUZIONE DELLA CHIESA DELLA SALETTE A CATANIA
il mistero che accompagnò la sua costruzione e il ritrovamento sotto le macerie delle Statue della Madonna
Vecchia immaginetta della Madonna della Salette di Catania

L'anno preciso non lo so, ma so come e perchè è stata costruita la chiesa della Salette, quello che le prime persone videro con i propri occhi che aumentò la loro fede e il miracoloso ritrovamento delle due statue della Madonna dopo i bombardamenti che distrussero la chiesa.

E' giusto che questa storia, totalmente vera, sia conosciuta dalla gente del quartiere e da chi ha tanta fede nella Madonna della Salette. Non mi perdonerei mai, un giorno che non ci sarò più, se questo bel ricordo riguardante la nostra chiesa venisse dimenticato e non fosse tramandato.

I vecchi sono morti da tempo, le storie si dimenticano, ma nella mia famiglia sono state custodite con amore e fede. Morto mio fratello, credo di essere rimasta l'unica consegnataria di così importanti eventi legati alla mia famiglia ma che riguardano anche tutto il quartiere della Salette. 
Ve li tramando perchè possiate voi stessi esserne custodi e tramandarli ai posteri per non dimenticare.
Se qualcuno sa altro risalente alla prima costruzione della chiesa della Salette sarebbe bello che potesse dare anche la sua voce e il suo contributo.

Dove ora sorge la chiesa della Madonna della Salette prima c'era solo "sciara niura" una distesa di lava del '600 dove non c'era niente.
Accadde che un artigiano, precisamente uno stuccatore "fino"che abitava nella zona, andò a lavorare per la costruzione del santuario della Salette in Francia dove era apparsa la Madonna a due pastorelli, Melania e Massimino.

Lì c'era molto fervore per le apparizioni e la costruzione del santuario e forse questo risvegliò la fede dello stuccatore. Ritornato a Catania pensò che sarebbe stato bello se anche nella zona dove viveva vi fosse una chiesa dedicata alla Madonna e tutta quella sciara niura, dove non c'era niente, poteva essere il luogo ideale.

Ma come fare per convincere il proprietario del terreno, che era un uomo per nulla religioso, a cedere gratuitamente la sciara per costruire una chiesa? L'artigiano agì d'astuzia. Si mise d'accordo con dei compari che avrebbero fatto trovare al proprietario della sciara l'immaginetta della Madonna della Salette, che si era portato dalla Francia, tra i massi di pietralava. I compari fecero in modo di portare   lì il proprietario del terreno e mentre chiacchieravano gli fecero notare che c'era quest'immaginetta a terra, nella sciara e gliela diedero. Chissà come c'era arrivata lì quell'immagine di Madonna sconosciuta!

Dopo alcuni giorni altri compari fecero in modo di riportare il proprietario (purtroppo non ne ricordo il nome, mio padre e mia zia sì che lo sapevano) di nuovo nella sciara e mente si riposavano seduti sui massi di pietralava si accorsero di una nuova immaginetta della Madonna proprio a terra davanti a loro. Naturalmente tutto era stato preparato a puntino. Il vecchio proprietario stavolta si stupì e disse che già era la seconda volta che trovava la stessa immaginetta, così i compari fingendo meraviglia cominciarono a insinuargli l'idea che forse la Madonna voleva che lì si costruisse una chiesa. 
Ma chi era quella Madonna sconosciuta? ci si ricordò che proprio un abitante del quartiere era stato in Francia per la costruzione di un santuario alla Madonna così venne chiamato in causa lo stuccatore che non aspettava altro.

Il vecchio proprietario si convinse che il suo terreno era stato scelto dalla Madonna che lì voleva fosse edificata una chiesa in suo onore e cedette tutta la sciara. 
Il tranello a fin di bene era compiuto.
Subito fu edificata una cappella. I materiali furono messi a disposizione dagli industriali della zona e la manodopera gratuita fu fatta dalla gente del quartiere.
La gente era infervorata, sempre più persone andavano in chiesa, così l'idea di fare una chiesa grande si faceva strada. Lo stuccatore sognava un santuario simile a quello della Salette in Francia dove con tanto ardore aveva lavorato.

LA MONETA DELLA MADONNA

Una domenica mattina durante la messa fu esposta ai fedeli l'idea della costruzione di una vera chiesa per il quartiere. Ci volevano fondi, anche se le famiglie più ricche avrebbero contribuito, chi poteva dare anche un minimo contributo sarebbe stato utile per la costruzione.

Il sig. Maricchiolo uscito dalla messa prese il suo cappello e lo porse ai fedeli per raccogliere quello che potevano dare per la costruzione della nuova chiesa. Immediatamente si fece avanti una bambina sui 7 anni vestita tutta di nero, a lutto come era uso al tempo, si avvicinò e mise una moneta nel cappello, la prima moneta per la costruzione della chiesa.

Tutti rimasero senza parole, nessuno aveva notato prima quella bellissima bambina col volto triste ma vestita molto bene anche se a lutto, sicuramente non da figlia di operai e non apparteneva a nessuna delle famiglie benestanti della zona, del resto a quel tempo si conoscevano tutti e una bambina nuova senza genitori, così ben vestita e pure a lutto stretto non sarebbe passata inosservata. Cominciarono a chiedersi chi fosse e da dove venisse, nessuno la conosceva, nessuno l'aveva vista arrivare.
Dopo aver deposto la moneta la bambina si avviò verso la traversa che costeggiava la sciara (via Oratorio), le chiesero chi era, di chi era figlia, a quale famiglia apparteneva, ma lei non rispondeva. Nessuno osava toccarla perchè incuteva un certo timore e rispetto. Si decise di seguirla per vedere dove andava ma appena svoltato l'angolo la bambina sparì. Nessuno vide che effettivamente scompariva ma non c'erano porte dove sarebbe potuta entrare ne posti dove avrebbe potuto nascondersi. Coloro che la stavano seguendo tornarono indietro correndo sconvolti con la notizia che la bambina era scomparsa nel nulla.

Naturalmente tutti erano rimasti attoniti e nel cappello c'era ancora quell'unica moneta. La gente cominciò a vociferare che quella era la Madonna che voleva che fosse fatta lì la sua chiesa.
La Madonna apparsa alla Salette porta i simboli della passione di Gesù e il messaggio che diede durante la sua apparizione parlava delle guerre che dopo sarebbero arrivate, è quindi una madre triste, triste come la bambina vestita a lutto che mise per prima la moneta nel cappello.
Vi fu un gran fermento, una grande commozione. La moneta fu presa e messa in un angolo in basso dentro il quadro della Madonna della Salette che era stato fatto per la cappella.

Quest'episodio così misterioso incrementò ancor più la fede, furono raccolti tanti fondi e tutti erano pronti a dare una mano per la costruzione. Lo stuccatore rifece gli stucchi identici a quelli del santuario francese e la chiesa sorse in tutto il suo splendore sull'impronta, per quanto possibile, del santuario della Salette.

Furono commissionate le statue delle due Madonne, quella sull'altare, che ancor oggi sta lì e quella che si porta per le vie del quartiere il 19 settembre in ricorrenza dell'apparizione in Francia .


IL MIRACOLOSO RITROVAMENTO DELLE STATUE DOPO IL BOMBARDAMENTO

La seconda guerra mondiale si concluse a Catania con il tremendo bombardamento che distrusse molto della città ma sopratutto il quartiere della Salette fu oggetto di un massiccio bombardamento visto l'insediamento dei tedeschi nella scuola elementare Cesare Battisti e la vicinanza all'aeroporto.
Vi furono molte vittime tra gli abitanti, lo stesso ricovero vicino la chiesa cadde sotto i bombardamenti e furono lì le maggiori vittime. Molte case furono distrutte, anche la chiesa stessa crollò. Distruzione e morte, non c'era altro.

Mio padre, Francesco Maricchiolo, era soldato a Roma al Ministero della Guerra, appena lì si seppe del bombardamento ebbe la licenza per correre a casa visto che proprio in quella zona c'era stato l'attacco più massiccio. Viaggiò col terrore che tutta la famiglia fosse morta.
Arrivò il giorno dopo. Nella via solo distruzione. Suo cugino, Nino Distefano, lo vide da lontano, gli corse incontro per tranquillizzarlo, nessuno della famiglia era morto, per fortuna erano andati sfollati ma la casa non c'era più, era caduta sotto i bombardamenti insieme alla vicina chiesa.

Nonostante il disastro, subito Nino gli raccontò che quella notte aveva fatto un sogno particolare, aveva sognato che sotto le macerie le statue della Madonna erano intatte. Lui voleva scavare ma nessuno pensava che le statue potevano essere salve, era inutile, era solo un sogno, tutti erano sconvolti, disperati e in molti piangevano i loro morti.

Mio padre non ci pensò due volte, confortato dalla notizia della famiglia salva, non badò alla sua casa distrutta ma insieme al cugino andarono dove c'erano solo le rovine di quella chiesa che con tanto ardore la gente del quartiere aveva costruito.

Cominciarono a smuovere le macerie dove Nino Distefano aveva sognato che si trovava la statua della Madonna. Cominciarono a scavare e pian piano la gente, se pure disillusa, spontaneamente si unì, gente che, nella disperazione di un momento così tragico, si appigliava proprio alla speranza di ritrovare integra la Madonna come segno che nulla del tutto fosse andato perduto.

Scavavano con le mani, con qualche pala e con i legni stessi che trovavano tra le macerie. Ma ecco che appare il delicato naso, è sano!
Si grida, la Madonna è lì sotto! Si scava con accanimento, appare sempre più il volto sublime e tanto amato come se neanche la polvere l'avesse toccato, è integro! C'è fervore, c'è forza, c'è speranza!
Qualcuno dice no, vedrete è un caso, non è possibile che la statua sia sana, tutta la chiesa è crollata. Ma nessuno ascolta anzi con quanta foga si scava adesso! Pian piano tutta la statua vien fuori, la si mette in piedi... é intatta come se nulla l'avesse sfiorata!

Si grida al miracolo, la gente accorre, nella disperazione la speranza, nel dolore il conforto della fede.

Allora si va verso l'altare a cercare l'altra statua. Si scava ancora, la speranza ora è tanta ed ecco rivolta a faccia in giù si trova l'altra statua della Madonna, quella che stava sopra l'altare.
La speranza si affievolisce vedendo che ha una scheggia nel fianco, davanti sarà sicuramente distrutta. Si continua e ad ogni pietra scostata rinasce la speranza, pare che il resto sia sano... si continua a scavare si alza la statua ...nonostante la caduta la Madonna è integra, il viso e il resto perfetto, ha solo la scheggia nel fianco, una ferita di guerra!
Ecco che di nuovo si grida di gioia, si grida al miracolo.

Qualcuno pensa al quadro, la prima immagine della Madonna della Salette con i due pastorelli che fu posto nella piccola cappella quando intorno era ancora sciara. Di nuovo si scava, si cerca. Ma un quadro sotto le macerie...può un semplice quadro resistere al crollo? Impossibile solo pensarlo.
Ma si scava con fede, ancora la speranza ...ed ecco che si ritrova il quadro, la cornice non è rotta, l'immagine neanche, solo il vetro è un po' rotto, lì, proprio lì dove era custodita la moneta data dalla bambina. Inutile dire con quanta pazienza e ostinazione si cercò la prima moneta della chiesa, ma non si trovò mai.

Così la gente disse che la moneta era tornata a chi l'aveva data, alla Madonna che si era presentata sotto le spoglie di una bambina in lutto.

Il re e la regina d'Italia vennero in visita a Catania dopo i bombardamenti. Passando davanti alla chiesa della Salette il re fece fermare il mezzo dove viaggiavano, guardò le rovine e commentò che era un vero peccato che una chiesa di fattura tanto fine fosse andata distrutta.

Questa è la vera storia della nascita chiesa della Salette a Catania, poi c'è stata la ricostruzione, i salesiani, noi, i nostri figli... ma questo è successo dopo.

Diffondetela, raccontatela e siatene fieri perchè è la storia della nostra Madonna, della nostra Salette.

Nellina Maricchiolo